Brand Strategy: come costruirla e mantenerla in 10 step

da | Lug 31, 2013 | Branding

La costruzione del brand è uno dei punti chiave nel marketing, che gioca un ruolo importante non solo nelle grandi aziende, ma anche in quelle minori. Specialmente in queste però la costruzione di una solida immagine di marca è spesso sottovaluta.

Ma cerchiamo di capire perchè è così importante e come implementare una corretta branding strategy. L’American Marketing Association definisce un marchio come un nome, un simbolo, una figura o una combinazione di essi destinata a identificare i prodotti ed i servizi di un’organizzazione, ed a differenziarli da quelli degli altri.

Una marca, un brand, dovrà quindi cercare sempre di trasmettere un messaggio chiaro, essere sempre credibile, rispecchiare bisogni ed emozioni del proprio target, motivare gli utenti ed infine fidelizzarli.
Non sono certo compiti semplici, per questo le strategie di marketing non possono prescidendere da una efficace strategia di branding: senza definire una coerente strategia di base, tutti i canali di comunicazione e le attività messe in atto potrebbero rivelarsi inutili.

Ecco quindi quali sono le 10 mosse giuste per progettare e mettere in atto la miglior brand strategy possibile, per raggiungere il successo aziendale.

 

 

1. Definisci il tuo marchio

Si tratta di mostrare in modo autentico lo scopo principale aziendale, e quindi la vision, la mission, la posizione, i valori e il carattere stesso della propria azienda o organizzazione.
Dovrai quindi concentrarti su ciò che sai fare meglio e quindi comunicare i tuoi punti di forza in modo coerente, punti di forza che saranno inimitabili dai concorrenti.
Il classico esempio di mancata definizione di un marchio, è quando un’impresa ne acquisisce un’altra, per poi rendersi conto il marchio di quest’ultima non si adatta alla sua, che le due mission, i due “caratteri” sono incompatibili all’interno del marchio e la sua architettura.

2. Cuciti addosso il tuo modello di business

Costruisci il tuo modello di business allo scopo di massimizzare il potenziale all’interno del tuo marchio. Pensate a persone come Madonna, Paris Hilton o i nostrani partiti politici fondati sul personal branding dei celebri rappresentanti.

Questi individui praticamente hanno costruito il loro business tutto intorno alla popolarità del loro “personal brand”, tutto ciò che offrono è in pratica un’estensione della loro promessa di brand.
Dunque, fatti conoscere, fai personal branding, e fai in modo che la tua promessa di business sia credibile in funzione della tua immagine.

3. Sii coerente

La coerenza nel messaggio è la chiave per differenziarsi davvero dalla concorrenza. Ad esempio, è importante che tu, la tua organizzazione, e quindi il tuo marchio, abbiate la vostra chiara posizione su ogni argomento, e che questa venga riflessa in tutto ciò che fate.
Il presidente degli Stati Uniti Obama ha avuto ben chiaro questo concetto, concentrandosi su un unico messaggio preciso durante e dopo la sua campagna, incentrato sul “cambiamento”.

4. Porta all’esterno le voci interne

Tutti i dipendenti, i collaboratori, e tutti coloro che hanno a che fare con la tua azienda in modo diretto hanno una chiara idea di ciò che il tuo marchio rappresenta, e di come si mostra all’esterno.
Il trucco sta nel trasportare questa precisa immagine di marca anche all’esterno, facendola conoscere in ogni dettaglio a clienti, a prospects, a chi non ti conosce ancora.
E’ una buona mossa far sì che dall’interno emerga ciò che si pensa e si senta sul tuo brand, e che questa sia un’immagine positiva, ad esempio dando voce ai dipendenti in un video virale, o far si che proprio dai più stretti collaboratori parta il passaparola.

5. Suscita emozioni

Un brand non è solo un nome, un logo, un sito web. Campagne pubblicitarie, PR e social media sono solo gli strumenti a sua disposizione, e non certo il brand stesso!
La marca deve evocare persone, luoghi ed esperienze… insomma deve suscitare emozioni.

Facciamo un esempio: Mc Donald’s è così popolare tra bambini e ragazzini perchè è un luogo di ritrovo, di gioco, un luogo colorato ed amichevole, non solo un posto dove si compra e si mangia un panino. Da Mc Donald’s ci sono aree giochi, si può festeggiare il proprio compleanno, ci si può incontrare con gli amici.Insomma, vendere alla gente qualcosa che soddisfa non solo i loro bisogni primari, ma anche i bisogni emotivi, fa sì che essi finiscano con l’identificarsi con il marchio.

6. Supporta i fan

Premia coloro che amano in particolar modo il tuo marchio per far sì che vogliano veicolare il tuo messaggio, rendili in qualche modo partecipi del processo di creazione della tua brand strategy. Questi supporter saranno i tuoi “evangelist”, coloro che parlano sempre del tuo brand e lo diffondo sempre volentieri, saranno una colonna portante di tutta la tua strategia di marca, saranno una delle 4 E! (

Il classico esempio in questo caso è la Apple: ci sono migliaia e migliaia di veri e propri fan sfegatati degli Iphone, e della Apple in generale, e sono loro i primi a parlarne in modo appassionato, a tenersi sempre informati sulle ultime novità ed a “fomentare gli animi”, convincendo amici e conoscenti delle qualità del brand.

7. Sii flessibile ed al passo coi tempi

Un marchio ben gestito è sempre pronto ad aggiustamenti dettati dal momento, dai tempi che cambiano, dai gusti della gente.
Insomma la creazione di una corretta strategia di branding è un processo in costante divenire, non un evento con un inizio ed una fine; dunque preparati ad ottimizzare costantemente il tuo messaggio e aggiornare la tua immagine.

I brand di successo non si aggrappano ai vecchi modelli solo perché hanno funzionato bene in passato, viceversa cercano di reinventarsi per essere al passo coi tempi: ciò è fondamentale ad esempio nell’automotive, dove i modelli delle diverse marche vengono spesso riammodernati e talvolta ridisegnati da capo!

8. Utilizza i giusti mezzi

Cerca di trasmettere il tuo messaggio sulla più adeguata piattaforma media possibile, che sia allineata con gli specifici obiettivi di ogni campagna. Trasmettere un messaggio pubblicitario in TV ad esempio può essere molto costoso, d’altra parte ha una portata più ampia, più ampi dati demografici e può produrre un impatto immediato. Viceversa, i social media possono sembrare a buon mercato, ma specialmente quando si tratta di costruire un’immagine di marca, necessitano di parecchio tempo e non poche risorse, e non sempre sortiscono l’esito desiderato.

E’ quindi necessario, per ogni campagna pubblicitaria, investire i propri sforzi sulla piattaforma giusta che comunica con i target giusti, perché i consumatori sono sempre più bombardati da messaggi commerciali, e sono sempre più preparati a bloccarli quando e come vogliono.

9. Misura l’efficacia del tuo branding

Per quanto una campagna possa sembrare di successo, non sarai mai certo di aver colto nel segno finché non avrai misrato il tuo ritorno sull’investimento: che si tratti della valutazione del marchio da parte del tuo target, o di come i tuoi clienti reagiscono ad un nuovo prodotto, o anche che lo scopo sia l’aumento dele vendite o della redditività, l’obiettivo di una strategia di branding o di una campagna di marketing va sempre misurato.

10. Mantieni viva la tua community

La community è una piattaforma potente ed efficace su cui coinvolgere i clienti e creare fedeltà verso il brand. In una community attiva, i membri sentono il bisogno di connettersi l’un l’altro, parlando del brand stesso e dei prodotti e servizi offerti.
Non c’è da stupirsi: tutti vogliamo essere parte di qualcosa, ci piace essere membri di una comunità con interessi specifici e passioni comuni.

Prendi l’esempio di una community di viaggi come Tripadvisor, o i membri del club Alfisti (gli amanti delle auto Alfa Romeo), o ancora i tifosi di una squadra: hanno tutti qualcosa che li accomuna e che li fa sentire forti e compatti.
E questo i brand più affermati lo sanno sfruttare al meglio!

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